420. Talvolta il vile si presta al bisogno, non il grande: lo specchio del re stesso è di stagno, non d'oro.
422. Che il mare tenga in basso la perla e in alto l'alga, è colpa del mare: la perla resta(sempre) perla e l'alga, alga.
423. Poiché ti è toccato l'ufficio di arbitra, che razza d'impertinenza è la tua, o bilancia? chi pesa di più, lo metti in basso; chi di meno, lo innalzi.
424. Se una cornacchia insozza la testa di un maestoso elefante, ciò avviene perché tale è l'indole dei vili: l'elefante resta sempre elefante.
Spazio di divulgazione di conoscenze, idee e insegnamento di sanscrito e civiltà indiana, con allargamenti all'ambito indoeuropeo e al confronto con altre civiltà
domenica 10 maggio 2009
Mille sentenze indiane - I Nobili e i Vili - 2
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