Alcune novità nel mondo indologico, scoperte in rete.
Il 21-22 febbraio 2009, presso la Loyola Marymount University, a Los Angeles, si è tenuta una conferenza internazionale intitolata "The Sindhu-Sarasvati Valley Civilizations:A Reappraisal" (qui sopra il link e le immagini collegate), con alcuni dei più importanti 'nomi' dell'archeologia indiana sia dall'India sia dagli Stati Uniti: S.R. Rao, R.S. Bisht, Kenoyer e Shaffer. Inoltre, c'era un grande esperto della questione dell'invasione aria quale Edwin Bryant e anche uno studioso greco, Kazanas, uno dei pochi occidentali critici della teoria dell'invasione e della cronologia ufficiale dei Veda. Quello che è interessante in questa conferenza è appunto la sua apertura a posizioni considerate eretiche dall'establishment accademico anche americano, e fa ben sperare per un'apertura del dibattito e per quella Grande Transizione che vari indizi suggeriscono essere in corso: dal vecchio modello ad uno nuovo, non più basato sulla teoria aprioristica dell'invasione o migrazione aria in India.
Uno dei motori della Transizione è certamente Koenraad Elst, indologo belga che ha anche recensito, sul suo blog (http://koenraadelst.blogspot.com/), un nuovo libro di Shrikant Talageri, pubblicato nel 2008, su Rigveda e Avesta, che dà una formulazione basata (tra le altre cose) su questi due testi della teoria secondo cui gli Indoeuropei sono originari dell'India, tramite la tribù indoaria dei Druhyu, emigrata dal Nordovest del subcontinente verso l'Europa, laddove gli Iranici sarebbero derivanti dalla tribù indoaria degli Anu. Mi riservo di leggere personalmente questo nuovo parto dell'energico studioso indiano per dare un giudizio, anche se trovo almeno in parte convincente il suo precedente libro del 2000 (The Rigveda: A Historical Analysis).
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