domenica 28 giugno 2009

Mille sentenze indiane - Ospitalità

475. Anche se un uomo di bassa condizione càpita nella casa di uno di alta casta, deve essere onorato a dovere; l'ospite rappresenta tutti quanti gli dèi.

482. Quando fa caldo, acqua fresca; quando fa freddo, fuoco; quando piove, la casa a riparo; in ogni tempo, cibo.

483. Paglia (per giaciglio), terra (per stanza), acqua (per le abluzioni) e per quarta cosa una parola gentile, non fanno mai difetto nelle dimore dei buoni.

486. Persino ad un nemico, che si presenti in casa nostra, non si deve negare l'ospitalità: anche a chi viene per reciderlo, l'albero non rifiuta la propria ombra.

491. Colui che non fa devotamente onore a un ospite stanco del cammino, sconosciuto, tormentato dalla fame e dalla sete, viene detto "uccisore di un brammano".

Nessun commento:

Posta un commento