domenica 17 gennaio 2010

Mille sentenze indiane - Virtù

685. Non si faccia ad altri ciò che sarebbe sgradito a noi stessi: questa è, in compendio, la legge morale; ogni altra legge procede ad libitum.
686. Colui che si addolora vedendo creature addolorate o che si allieta vedendo creature liete, conosce a fondo la Legge.
690. Con grande sforzo si spinge un macigno in salita, con facilità si fa ruzzolare lungo il pendio di un monte; così è dell'animo nostro rispetto alla virtù e al peccato.
691. Non desiderare ciò che è d'altri; esser benevoli verso tutte le creature; aver fede nel frutto delle azioni - si operi avendo sempre in cuore questo triplice precetto.
709. Se tu porti il bastone, la testa rasa o la treccia, se dimori in una caverna, ai piedi di un albero, su di una rupe, se leggi i purâṇa o i Veda, il Siddhânta o i Tantra, tutto ciò non serve a niente, se non hai puro il cuore.

Nessun commento:

Posta un commento